Tragedia nel mondo dello sport, è morta Silvia Piccini, giovane promessa del ciclismo. La giovane è stata investita da un’auto durante una sessione di allenamento.
Il mondo del ciclismo piange la scomparsa di Silvia Piccini, morta dopo essere stata investita mentre si allenava. La diciassettenne era considerata una promessa del ciclismo azzurro.
Morta Silvia Piccini, giovane promessa del ciclismo
Nel pomeriggio di martedì 20 aprile la giovane è stata investita mentre si stata allenando. La giovane si trovava su una strada in collina nella provincia di Udine quando è stata travolta ed è caduta rovinosamente dalla bicicletta. La giovane è caduta in un fosso che costeggia la strada. Immediato l’intervento dei soccorritori che l’hanno trasportata in ospedale, dove è stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva. Sono state ore di speranza, di lotta disperata tra la vita e la morte. Alla fine non c’è stato nulla da fare. La 17enne è morta a causa delle ferite riportate e a nulla sono serviti gli sforzi dei medici.
Chi era
Studentessa e giovane promessa del ciclismo, Silvia Piccini aveva ereditato la passione delle due ruote dal padre. E la stessa passione è coltivata anche dal fratello, che ha già fatto sapere che continuerà a correre anche per onorare la memoria della sorella, strappata troppo presto e in maniera drammatica alla vita. Era considerata come il futuro del ciclismo femminile.
Le polemiche
Il drammatico caso di cronaca ha riacceso le polemiche sulla tutela degli utenti fragili della strada, come i ciclisti. Diversi campioni ed ex campioni del ciclismo hanno puntato la luce dei riflettori sui tanti ciclisti (amatori e non) rimasti coinvolti in incidenti stradali che in diverse occasioni si sono trasformati in una tragedia. I ciclisti chiedono tutele e sperano che possa cambiare qualcosa prima che il bilancio diventi ancora più drammatico e doloroso.